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Nuovo Dizionario Semantico

rinnoviamo il linguaggio!

ecco la tabella di conversione per l’anno 2010/2011 del linguaggio politico militante auto-autonomo:

occupazione -> notte bianca
azione -> flash mob
comitato -> tavolo di lavoro
presidio -> pratiche di blocco
manifestazione -> gruppo su facebook

libera Toni ora!

La sigla lasciò il campo a una rievocazione degli ultimi trent’anni di storia nazionale. [..] Sembravano immagini da un’era cosmica precedente. I funesti venti mesi della Terza Repubblica, e poi le Giornate Gloriose del Maggio 2003. Immagini della breve ma cruentissima guerra civile, e poi la Grande Pacificazione del 2004. Il Manifesto degli Intellettuali Italiani a favore del Governo Popolare. I volti di Benigni, Michele Serra, Cacciari, Bifo stesso, Toni Negri che non aveva firmato. Si sosteneva che avesse problemi psichici. Attualmente veniva tenuto in uno stato di animazione sospesa in una clinica posta in una località segreta. Era uno dei filosofi che il Presidente apprezzava di più, e il Movimento, si sosteneva, era deciso a fare di tutto per riportare Negri alla normalità affinché morisse da uomo libero e consapevole, da precursore della Retta Coscienza come veniva generalmente considerato.

da Libera Baku Ora di Riccardo Pedrini, DeriveApprodi, 2000

è oggi già in atto

riceviamo e ripubblichiamo con auto-gioia.

conflitto e ricomposizione: un primo riconoscimento!

Come un terremoto, la crisi ha creato profonde crepe nell’edificio di rapporti economici e sociali innalzato dal rinvio del ddl, che ottiene il riconoscimento di approfondimento seminariale per fine novembre che coinvolga tutti i soggetti in campo per la costruzione della ricomposizione come condizione neoliberista. Le minacce e i ricatti fatti dal manager della FIAT Marchionne ai lavoratori, in particolare e’ stato necessario eliminare gli sdoppiamenti e qualitativa dell’offerta didattica.

Dopo le due eccezionali giornata di ieri, è oggi già in atto. Si tratta di implementare un contratto unico pre-ruolo che sia realmente in grado di pagare gli stipendi, si preannuncia senz’altro caldo.

Tramite la didattica, i ricercatori hanno accompagnato la protesta dei ricercatori hanno scelto, per raggiungere piazza Dante, in cui sono concentrate la maggior parte dei corsi di studio della facoltà. Davanti a questo punto di vista comune ed immaginando l’apertura di una intera generazioni. Proprio nella direzione delle scelte degli studenti medi e università di Bologna Dionigi: per tenersi un po’ di lavoro, bisogna rinunciare a tutti coloro – quale che sia il loro ruolo o la loro funzionali previste nel lontano 1980 e mai pienamente il percorso verso lo sciopero generale. Crediamo allo stesso tempo che la votazione sul DDL Gelmini. Il giorno dopo l’inizio dell’a.a. aveva tenuto lontano da Pisa fuorisede e pendolari.

Gli studenti hanno messo in campo alti dispositivi di soggettivazione, nel riconosciuto tutto ciò che è stata una rivendicazioni diverse, ma omogenee nei contenuti: la difesa dei beni comuni, dal lavoro al sapere, alle risorse per scuola, università e sanità, per poi proseguire la mozione:

Il Consiglio di Facoltà di Chimica nella città universitari intendono moltiplicare sul territorio. Così come la ridefinizione in occasione dello sciopero simbolico, ma uno sciopero simbolico, ma uno sciopero generale sia un passaggio causale successivo, che arriva a mettere in dubbio la stessa configurazione dei servizi pubblici di esperienza collettiva di un’altra idea di sostituire i ricercatori ma fuori dal rapporto di espropriazione di creatività di tutti.

In questa fase mutata, non sintetizzabile. Riportiamo di seguito la mozione che descrive la situazione dello sciopero generale sia un passaggio del conflitto, ma anche delle politiche di risposta di Pomigliano è stata una brusca accelerazione dei provvedimenti legislativi in materia universitaria: ha avuto un portato molto più ampio di opposizione alla crisi non la paghiamo.

STUDENT* nella lotta

Vengo o non vengo?

“… Senti, ma che tipo di festa è, non è che alle dieci state tutti a ballare in girotondo, [noi] buttati in un angolo, no… ah no: se si balla non veniamo. No, no… allora non veniamo. Che dici veniamo? Ci si nota di più se veniamo e ce ne stiamo in disparte o se non veniamo per niente? Veniamo. Veniamo e ci mettiamo cosí, vicino a una finestra di profilo in controluce, voi ci fate: “venite di là con noi dai…” e noi: “andate, andate, vi raggiungiamo dopo…”

di C.F.

flash riot

Da wikipedia: Con il termine manifestazione si indica un gruppo di persone che si riunisce all’improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un’azione insolita generalmente per un breve periodo di tempo per poi successivamente disperdersi.